quinta-feira, 9 de fevereiro de 2017

"L'irreversibilità del tempo" (...) 296





Il tempo è la presenza concreta nella vita delle persone, un "esistenza positivo", come per il suo dominio che copre a causa della sua universalità.

Questo anno in cui rappresentano il tempo, questa "realtà vera" nella vita delle persone, e consapevolmente ci sfida a comprendere la sua grandezza su un lato.

D'altra parte, sapendo della sua esistenza come termine di "timeline", come quello che determina la lunghezza di "vita" che si applica per l'umanità in generale e la persona.

Cosa significa, che è il momento del "condizionatore" perché impone le sue condizioni, nel caso di "qualcuno" perché deve "faro" il lasso di tempo della vita, che segna questo spazio come limite, la somiglianza come tempo esistenza fisica, o la vita di "qualcuno".

Soprattutto perché la longevità di "qualcuno" ha avuto il suo inizio come il giorno della sua nascita, naturalmente, e il capolinea di quella vita ha il suo "probabile massimo" camminerà intorno ai cento anni.

Ora, sulla base di questo "faro", che si traduce come longevità "qualcuno" è naturale che per il momento l'umanità è implicitamente legata da questo rapporto, perché è il momento che si traduce in anni di esperienza per longevità "qualcuno".

Esprimendo questa realtà che è ciò che accade nella vita delle persone, è di comprendere i "limiti" della nostra esistenza materiale.

Tenendo conto delle diverse esperienze che sono persone colpite o che scegliamo come un modello che vogliamo seguire, ma soggetto a transitorietà della vita, sapendo che può essere lungo o no.

Dopo aver raggiunto questa intenzione e la comprensione dei presupposti di "vita materiale" in cui viviamo, abbiamo il concetto di fragilità umana, già ora rinvio faccia complicità prima nutriamos per la vita (...), presumibilmente come compimento?!

Che, al contrario, la visione che abbiamo è un altro (...), in quanto la vita che viviamo è "fugace e telegrafica" è effimero.

Infatti, lo scopo dell'umanità ha una lunga strada da percorrere perché integra diversi percorsi, incalcolabile, svariato numero, che è l'universo delle esperienze delle persone.

Tuttavia, ogni persona si sviluppa in modo univoco il suo corso, e la generalità di umanità che è il "circa" diversi percorsi, tuttavia, è specifico e unico ogni persona, cioè a vivere una "roba di vita".

L'autonomia di questo percorso è quello di ogni persona che è responsabile per il percorso, che è concretamente vivere e interagire con il mondo globale che ci circonda, "roba di vita" che si adatta.

Questa limitazione coinvolge la "vita terrena e materiale vita" e che si sviluppa nel subconscio (...), questa preoccupazione che aumenta la convinzione affrontare l'aspettativa che questa vita terrena è fugace, e che spegne inevitabilmente.

Così, nella consapevolezza che il nostro discorso può lasciare alcuni ulteriori delucidazioni sul tema della "irreversibilità del tempo", realizzato in questo modo. Antonio Cardoso

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